Le cronache del Condominio Minio

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 Ginger e Fred

Film diretto da Federico Fellini (1985), Giulietta Masina e Marcello Mastroianni.
Citazione:

Pippo ("Fred", interpretato da Marcello Mastroianni): "Non c'è più nessun dubbio ormai che discendiamo dalle scimmie: il guaio è che non siamo più capaci di risalire fino a loro!"

 ~   ~   ~

La signora Ginger si era alzata presto per poter essere la prima ad entrare nel negozio di calzature, il giorno di apertura dei saldi. Finalmente avrebbe potuto possedere quei meravigliosi stivali in pelle che da mesi attiravano la sua attenzione dalla vetrina. Malauguratamente, la sua taglia era esaurita ma questo non doveva assolutamente rappresentare un ostacolo alla sua vanità: cosa avrebbero detto le amiche, alle quali aveva già assicurato che l'avrebbero rivista morta se non avesse acquistato "quegli" stivali? Ad ogni costo doveva possederli! Fu così che costrinse le sue dolci estremità a farsi strette per adattarsi a un numero inferiore: se ci riescono le donne cinesi, perché non dovrebbe lei?

Ora, come ben sappiamo, costringere un piede taglia 38 ad entrare in una scarpa taglia 36 comporta una notevole mole di lavoro, oltre che un certo quantitativo di vaselina. Fu così che la signora Ginger iniziò a calzare gli stivali alle 7 del mattino, dopo lunghi e penosi tentativi, per scorrazzare allegramente per casa TIP TAP TIP TAP e toglierli solo alle 23, per coricarsi. A quell'ora della notte accadeva una cosa piuttosto singolare: tutti i rumori nel suo appartamento cessavano improvvisamente, dal televisore tenuto a tutto volume dal marito "non udente" (che in quanto analfabeta non sarebbe in grado di leggere la pagina 777 di Televideo) fino al computer utilizzato dal figlio diciottenne, che si era già disintegrato i timpani ascoltando musica con gli auricolari appiccicati alle orecchie 24 ore su 24. Era come se una esplosione di gas soporifero avesse invaso l'appartamento. Chissà perché...

Fu una sera di autunno, proprio verso le 23, che il topo Fred, impegnato a rovistare nei bidoni dell'immondizia un paio di isolati più in là, si bloccò improvvisamente, attratto da quel meraviglioso profumo di cacio andato a male che sembrava provenire proprio dall'appartamento della signora Ginger. Chissà perché...

Il topo Fred non perse un solo istante e si precipitò a inseguire la scia di quel delizioso profumo: sì, proveniva proprio da quell'appartamento! Ma come fare per salire fino al secondo piano? Dopo aver studiato attentamente la situazione, Fred decise di adottare una tecnica molto usuale nel mondo degli umani: attrezzare un campo base nel balcone del primo piano, che forniva un buon riparo grazie ai numerosi vasi da fiore della signora Lella, e facilmente raggiungibile grazie ad una pianta rampicante. Da quella posizione avrebbe poi studiato il modo di arrivare al traguardo definitivo: il cacio!

Passarono i giorni ma Fred non riusciva a uscirne fuori. Per sua fortuna la signora Lella aveva l'abitudine di mettere sul balcone del pane e dell'acqua a disposizione degli uccellini, ma non poteva certo passare tutto il tempo a pane e acqua come un galeotto!

Dopo una settimana la signora Ginger, che nel frattempo aveva ballato il tip tap sulle teste dei malcapitati vicini con quei dannati stivali calzati 16 ore al giorno, uscì sul balcone in vestaglia per fare un certo lavoretto. Fred si sporse per vedere cosa stesse accadendo. Fu allora che la vide: bella come una rosa, dolce come un babà, da un gioco di "vedo non vedo" Fred vide sbucare dalle mutandine la "topa" della signora Ginger. Fred dimenticò immediatamente l'agognato cacio e per il principio che "tira più un pelo di topa che un carro di buoi", si trovò improvvisamente al tanto desiderato traguardo. Seguì la signora Ginger (e rispettiva topa) in giro per casa TIP TAP nascosto sotto la sottoveste TIP TAP, con un occhio puntato verso le mutandine e il naso alla ricerca del cacio TIP TAP. Ma di quest'ultimo, nessuna traccia! E così, di stanza in stanza, TIP TAP, accompagnato da quel "delizioso" passeggiare TIP TAP, si arrivò al fatidico momento dello "sfilo" dello stivale. Fu in quel momento che Fred comprese la vera origine dell'odor di cacio. Grande fu la delusione, ma lo consolò prontamente la presenza della topa della signora Ginger, che proprio in quel momento sembrava fargli l'occhiolino. E mentre la signora Ginger si addormentava, Fred risalì il letto per appropriarsi di un meritato momento di piacere con l'altrettanto agognata topolina. Calda e accogliente, pelosa al punto giusto, la topolina sembrava reagire piacevolmente alle attenzioni di Fred.

Il giorno successivo la signora Ginger si alzò dal letto di buonumore, portò la colazione al marito, lo abbracciò e lo baciò come non faceva da anni. Poi si mise quei dannati stivali TIP TAP e cominciò a trotterellare per casa TIP TAP, sempre seguita dal rubacuori Fred, il quale cominciava però a sentire il desiderio di mettere tra i denti un boccone. Cercò quindi di scappare sul balcone per tornare a quello della signora Lella, al piano inferiore, e allo scopo cominciò a rosicchiare la zanzariera che gli sbarrava la strada, senza peraltro poter terminare il lavoro in quanto... non erano sfuggite alla signora Ginger delle macchioline sul pavimento che sembravano... anzi erano... ma sì erano proprio "cacchine" di... TOPO! Terrorizzata, cominciò a dare la caccia al topo che, essendo ritornato sotto la vestaglia, la seguiva passo dopo passo TIP TAP TIP TAP. Non avendo trovato nulla, e avendo visto il buco sulla zanzariera, Ginger immaginò che il topo provenisse proprio dal balcone della signora Lella e si precipitò al piano inferiore per chiederle ragione, sempre scortata dal fido Fred. All'apertura della porta, Fred la infilò immediatamente per raggiungere il balcone dove era certo di trovare almeno del pane, sosta obbligata prima di tornare alla "sua" discarica. Ginger accusò la sua vicina di aver fatto del balcone un covo di topi a causa delle scarse condizioni igieniche che attiravano tali orrende bestiacce, riempiendolo di vasi e fiori e dando del cibo a quegli squallidi uccellini, senza peraltro domandarsi per quale motivo le "bestiacce" avessero preferito raggiungere il suo appartamento. Ma noi sappiamo bene il perché......

TIP TAP TIP TAP

 

Pubblicato il 28 agosto 2010

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