Serie di cartoni animati di William Hanna e Joseph Barbera Citazione: "Wilma, dammi la clava!"
Può capitare che un bambino suoni il campanello e scappi via. Gioco che servirà in futuro, a 40 anni, per poter dire "che deficiente che ero!". Può capitare che qualcuno scopra chi è quel deficiente che scappa dopo aver suonato il campanello. Può capitare quindi che questi decida di andare a protestare dal padre del suddetto deficiente. Può capitare che il padre del deficiente, sentite le lamentele del vicino, chiami la moglie dicendo: "Marì, pigghia u bastuni che gliele diamo a sto signure" (che in italiano si può tradurre: "Wilma, dammi la clava!"). E il nostro disturbato si trova a scappare prima che il padre del deficiente - che d'ora in avanti, in onore della suddetta clava, chiameremo Flinstone - lo rovini.
Talis pater, talis filius. Il piccolo Flinstone cresce selvaggio nel parco vicino casa, passando le giornate a farsi odiare dagli altri ragazzini. Il padre lo ammira mentre taglieggia, minaccia e insulta. Dopo aver consumato tutte le possibilità di fare amicizia, il piccolo Flinstone vaga nei prati alla ricerca degli unici esseri che non siano in grado di dirgli "Vaffa...": grilli e farfalle. I primi li punta come un cane da caccia, per poi saltarvi sopra a pié pari. Le farfalle invece, molto più fortunate, le raccoglie e le infila in una sportina in plastica per la spesa.
Il padre lo ammira dall'interno del suo bel giardino, appoggiato al cancello e fumando la sigaretta della quale getterà la cicca in quell'immenso posacenere situato all'esterno che i vicini si ostinano a chiamare "parco pubblico". Il padre lo ammira, dicevamo, sospirando: "Tutto suo padre".
E pensare che qualcuno crede ancora alle teorie evoluzionistiche... Darwin, svegliati! Evolviti!
Pubblicato il 16 settembre 2007
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